“Carpe diem” diceva Orazio, letteralmente “cogli il giorno”. Sono perfettamente d’accordo con lui; così dalla mattina alla sera non faccio altro che cogliere… frutti e non solo. Mangio, bevo, leggo, scrivo, “lavoro”, ballo, sorrido, penso, vogo, vago, piango, canto, suono… e la notte, che si fa? 

Dal momento che non sono un fornaio, una rappresentante delle forze dell’ordine o un portiere d’albergo; non sono un guardiacoste,  una battona o una spogliarellista (questione anagrafica) e non sono neppure una persona “normale”… penso… dunque non dormo, quindi… scrivo! o incido! 

Dove capita e con ciò che capita (penna, matita, lucidalabbra, pinzette, graffette… ). Lo faccio sulla copertina dell’ultimo libro che sto leggendo, su un fazzoletto di carta, sulla ricetta per le pillole anticoncezionali, su un Post-it… insomma su tutto ciò che offre il mio comodino!

Cosa scrivo? Cerco di fissare alcuni pensieri che come meteore, velocissimi e incandescenti, penetrano costantemente nella mia mente tenendomi sveglia, di giorno così come di notte. A volte sembra che quelle frasi, brandelli di frasi o singole parole, spesso quasi indecifrabili, siano state scritte da una persona che non sono io. Forse è proprio così. Forse si tratta della stessa persona che in casa finisce la nutella senza dire nulla, mangia l’ultimo pezzo di formaggio e lascia le briciole dei biscotti sul pavimento della cucina! Già, deve essere proprio così, un’altra me; io non lascerei mai in giro tracce dei miei peccati di gola!     

23 gennaio 2014: creato sito e blog! Grazie Frat!